Sarà la delicata voce di Pamela Barone a concludere sabato 23 luglio la Summer Session dello Jonia Jazz Festival organizza dall’Associazione culturale Musikante nell’esclusivo Santantonioresort di Riposto.
Dopo quest’ultima data la stagione di concerti diretta artisticamente da Antonio Petralia si ferma per la pausa estiva per poi riprendere, a settembre, al Teatro Garibaldi di Giarre (prevendite aperte su https://www.diyticket.it/).
Sabato 23 luglio, alle ore 21.30, l’artista palermitana, accompagnata sul palco da Francesco Patti al sax, Fabrizio Giambancoalla batteria, Sergio Munafò alla chitarra e Riccardo Lo Bue al contrabbasso, proporrà al pubblico un viaggio tra gli standard del jazz e le sue contaminazioni, in una rivisitazione in chiave moderna dei classici della tradizione. In scaletta anche tante musiche brasiliane, grande passione dell’artista, tra tradizione carioca e, soprattutto, bossa nova.
L’artista, che giovanissima ha partecipato a diverse trasmissioni radiofoniche e televisive tra cui “Amici di Mari De Filippi” conquistando la finale, forte del suo grande amore per i suoni e la musica di ogni genere, durante il live proporrà anche alcuni brani della musica italiana d’autore degli Anni 30. Il pubblico dello Jonia Jazz Festival assisterà quindi a un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso i grandi successi di alcuni tra i più grandi autori che hanno scritto la storia della musica internazionale.
Lo Jonia Jazz Festival riprende a settembre, al Teatro Garibaldi di Giarre, con la winter session: quattro concerti che vedranno alternarsi sul palco, fino a dicembre, il quartetto del sassofonista Enzo Favata con il progetto “The Crossing”, l’Atomic Bass Trio che riunisce musicisti internazionali e celebra l’unione di Italia e Giappone; l’Urban Fabula Trio (Sebi Burgio al pianoforte, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria) e l’Orchestra dei Due Mari, formazione che nasce dall’unione di un quintetto jazz con un trio di archi che esegue le composizioni originali di Francesco Scaramuzzino e Antonio Petralia arrangiate dal Maestro Roberto Martinelli, che ne cura la direzione musicale.